Saldo e stralcio con Equitalia non è possibile!

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Con il termine saldo e stralcio si intende la risoluzione di un contenzioso tra debitore e creditore.

Il debitore può quindi chiudere l’ ammontare complessivo dei suoi debiti ad un importo inferiore a quanto dovuto.

Lo stralcio del debito sta diventando una situazione molto comune tra debitore e creditore. Il creditore, prima di rischiare di vedersi arrivare nulla preferisce pochi soldi ma subito, questo fondamentalmente è il concetto dello stralcio del debito.
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In questo articolo

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Saldo e stralcio da istituti di credito.

Molti istituti di credito accettano diverse offerte a saldo e stralcio:
Banche e Finanziarie che chiudono posizioni debitorie con “pochi” soldi, almeno molto meno di quanto dovuto.

Il perché è presto detto, se le proprietà vanno vendute all’asta, il ricavato è comunque di molto inferiore al valore attuale dell’immobile.

A volte le case rimangono invendute per vari motivi quindi, per rischiare di prendere poco a distanza di diversi anni o nulla, accettano le varie offerte da parte dei debitori.


Fornitori, Privati e Condomini, invece, rientrano nella fascia di “alto rischio” perché un istituto di credito ha sempre l’ipoteca primaria sull’immobile e questo fa si che si garantisca tutti soldi ricavati dalla vendita all’asta e se non ne dovessero rimanere, questi creditori appena citati, rimangono al verde.

Facciamo un esempio, ipotizziamo che Andrea (debitore) abbia fatto un mutuo ipotecario con la sua banca (creditore) per l’acquisto di un immobile.
Andrea dopo qualche tempo si trova in difficoltà economiche e non riesce più a pagare la rata del mutuo (ipotizziamo di € 150.000).

La Banca dopo che richiama bonariamente per le prime rate insolute il cliente (Andrea), di solito superata la sesta rata , passa la pratica all’ufficio legale che procede per il pignoramento dell’immobile.

Trascorsi i tempi tecnici per il pignoramento, quindi decreto ingiuntivo,decreto esecutivo, atto di precetto ed infine il pignoramento, Andrea ha sempre la possibilità di trovare un accordo con la banca, versando immediatamente un importo ridotto (120.000 euro ad esempio), ottenendo la rinuncia da parte della banca a procedere facendo venderà la casa all’asta.

Saldo e stralcio con Equitalia.

Se Andrea non riesce a trovare un accordo, (per mancanza di denaro o per rifiuto della banca) l’immobile verrà venduto all’asta.

Ipotizziamo che oltre al mutuo ipotecario Andrea abbia degli arretrati nei confronti di Equitalia, ad esempio : multe , tasse, immondizia, RAI, per un importo di € 5000,00, oltre a trovare un accordo con la Banca, dovrà anche avere i 5000 € (oltre agli interessi ed alle spese procedurali), ma qui si pone un problema, mentre con l’Istituto di credito, Andrea ha la possibilità di ridurre il suo debito, invece nei confronti di Equitalia questo è impossibile.

L’esempio di Andrea è semplice, abbiamo parlato di una cifra abbastanza piccola, ma se le cifre fossero più alte le cose si complicherebbero.

Data la sua struttura societaria, non possono esserci accordi di saldo e stralcio con Equitalia, nessun dirigente firmerebbe una pratica del genere.

Spesso ci dicono: ma il mio amico avvocato ha detto che è possibile! Che lui riesce addirittura a dimezzarmi il debito!
Non vi diciamo di crederci sulla parola.
Andate allo sportello, o telefonate ad Equitalia, e provate a chiedere se è possibile. Anche solo in linea di massima, non sul vostro caso specifico.
Vedrete le facce che faranno. Vi guarderanno come se foste alieni.

Essendo un’agenzia di riscossione, NON POSSONO esserci accordi di saldo e stralcio con Equitalia. Incassa solo quanto comunicatole dall’ente creditore, maggiorato di interessi, more e aggio (Quello che spetta a lei).
Quello che sentite al TG di qualche personaggio famoso che ha chiuso pagando solo una parte, lo ha fatto in seguito ad un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. Quindi PRIMA che la pratica passasse ad Equitalia.

L’unica trattativa che si può fare è chiedere una rateizzazione del debito, ma in molti casi non viene concessa e poi si tratta di cifre esorbitanti.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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Con il termine saldo e stralcio si intende la risoluzione di un contenzioso tra debitore e creditore.

Il debitore può quindi chiudere l’ ammontare complessivo dei suoi debiti ad un importo inferiore a quanto dovuto.

Lo stralcio del debito sta diventando una situazione molto comune tra debitore e creditore. Il creditore, prima di rischiare di vedersi arrivare nulla preferisce pochi soldi ma subito, questo fondamentalmente è il concetto dello stralcio del debito.
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Saldo e stralcio da istituti di credito.

Molti istituti di credito accettano diverse offerte a saldo e stralcio:
Banche e Finanziarie che chiudono posizioni debitorie con “pochi” soldi, almeno molto meno di quanto dovuto.

Il perché è presto detto, se le proprietà vanno vendute all’asta, il ricavato è comunque di molto inferiore al valore attuale dell’immobile.

A volte le case rimangono invendute per vari motivi quindi, per rischiare di prendere poco a distanza di diversi anni o nulla, accettano le varie offerte da parte dei debitori.


Fornitori, Privati e Condomini, invece, rientrano nella fascia di “alto rischio” perché un istituto di credito ha sempre l’ipoteca primaria sull’immobile e questo fa si che si garantisca tutti soldi ricavati dalla vendita all’asta e se non ne dovessero rimanere, questi creditori appena citati, rimangono al verde.

Facciamo un esempio, ipotizziamo che Andrea (debitore) abbia fatto un mutuo ipotecario con la sua banca (creditore) per l’acquisto di un immobile.
Andrea dopo qualche tempo si trova in difficoltà economiche e non riesce più a pagare la rata del mutuo (ipotizziamo di € 150.000).

La Banca dopo che richiama bonariamente per le prime rate insolute il cliente (Andrea), di solito superata la sesta rata , passa la pratica all’ufficio legale che procede per il pignoramento dell’immobile.

Trascorsi i tempi tecnici per il pignoramento, quindi decreto ingiuntivo,decreto esecutivo, atto di precetto ed infine il pignoramento, Andrea ha sempre la possibilità di trovare un accordo con la banca, versando immediatamente un importo ridotto (120.000 euro ad esempio), ottenendo la rinuncia da parte della banca a procedere facendo venderà la casa all’asta.

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L’esempio di Andrea è semplice, abbiamo parlato di una cifra abbastanza piccola, ma se le cifre fossero più alte le cose si complicherebbero.

Data la sua struttura societaria, non possono esserci accordi di saldo e stralcio con Equitalia, nessun dirigente firmerebbe una pratica del genere.

Spesso ci dicono: ma il mio amico avvocato ha detto che è possibile! Che lui riesce addirittura a dimezzarmi il debito!
Non vi diciamo di crederci sulla parola.
Andate allo sportello, o telefonate ad Equitalia, e provate a chiedere se è possibile. Anche solo in linea di massima, non sul vostro caso specifico.
Vedrete le facce che faranno. Vi guarderanno come se foste alieni.

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L’unica trattativa che si può fare è chiedere una rateizzazione del debito, ma in molti casi non viene concessa e poi si tratta di cifre esorbitanti.

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