Una situazione sempre più frequente e dai risvolti molto pesanti quella della casa venduta all’asta e un debito residuo da sanare. Con la naturale conseguenza di pignoramenti del quinto dello stipendio, conto corrente o di altri beni attaccabili dai creditori.
Scopri invece come metterti al riparo da tutto questo.
La perdita della casa all’asta è una realtà complessa e difficile da sostenere per gli effetti che si trascina dietro. Effetti che bisogna conoscere per evitare di restare con un pugno di mosche in mano e un debito residuo da saldare, dopo la svendita dell’immobile.
Inutile dire quanto sia devastante perdere casa per i debiti accumulati e l’impossibilità di pagarli, passando attraverso seri danni economici, psicologici e familiari. Danni che gravano sulla salute, corrodono la dignità, i rapporti affettivi e l’affidabilità agli occhi degli altri.
Utile, invece, conoscere le vie praticabili per salvare la casa dalla vendita all’asta ed evitare le conseguenze disastrose di una condizione molto frequente in Italia, dove entro 5 anni salirà a 1,6 milioni il numero di immobili all’asta.
Casa venduta all’asta e debito residuo: quello che devi sapere per salvare il salvabile dopo il pignoramento casa
Se sei nella condizione di un pignoramento casa, puoi trovare una soluzione per evitare di finire con una casa venduta all’asta e debito residuo sulle spalle, che rischi di non riuscire a coprire con la cifra restante dalla vendita dell’immobile.
Un debito che inevitabilmente mette a rischio altri beni attaccabili dai creditori, con il pignoramento del conto corrente e dello stipendio, fintantoché non pareggi i conti.
Come se non bastasse, la condizione di cattivo pagatore – con la relativa iscrizione al CRIF – preclude qualsiasi altra forma di credito, finanziamenti e mutui, con la conseguenza di pesanti rinunce per tutta la famiglia.
Rinunce che causano tensioni, ansia e stress per una quotidianità inferma, dall’acquisto che non puoi fare a rate al vincolo dello stipendio.
Diventa tutto complicato, comprare un banale televisore, concedersi una vacanza, o cose più importanti come eventuali cure dentistiche, gli studi per i figli, una festa di compleanno o una cerimonia.
Come pure, punge quel senso di vergogna e disagio fino a intaccare le relazioni con parenti, amici, colleghi. Purtroppo, anche se la rabbia ti porta a credere di essere ormai immune a certe emozioni, visto il dramma che stai vivendo, accade proprio così: in tutto il marasma brucia sulla pelle la “colpa per come sono andate le cose”.
Pesa eccome la sensazione di latitanza in purgatorio con accesso negato al benessere.
Ma non è colpa tua, e forse sono l’unico a sapere questo. Il mondo la fuori crede che tu sia il delinquente… ma non è così!
Esiste un rimedio per evitare l’asta giudiziaria?
Ci sono soluzioni per non perdere la casa all’asta e sono anche molto rapide ed efficaci.
Il problema è che non si conoscono o si perdono nella nebbia delle supposizioni, del sentito dire, della consulenza di un avvocato poco informato.
Altre volte, invece, le soluzioni sfuggono perché, per assurdo, disperazione e paura creano l’illusione che tanto nessuno potrà mai toglierti casa, per questa o quella ragione. Un atteggiamento molto dannoso questo, soprattutto se si è genitori di bambini ancora piccoli.
In realtà, la casa all’asta, prima o poi, trova eccome il suo acquirente, proprio in virtù del forte deprezzamento applicato all’immobile fintantoché qualcuno sia disposto ad acquistarlo.
Per evitare di perdere la casa all’asta e di restare con “due lire”, e insufficienti per saldare debiti ancora aperti, l’unico modo è vendere l’immobile prima di perderlo all’asta.
Sicuramente ad un prezzo più basso del suo valore effettivo ma perlomeno dignitoso e più conveniente di quello stabilito dall’asta. E che al primo giro deprezza del 15% e nei successivi del 25%, finché non chiude la vendita.
Cosa resta del tuo patrimonio per riuscire a coprire i debiti residui?
Restare incastrati in un meccanismo di questo tipo è peggio della tortura con la goccia cinese. E l’unico modo per evitare le conseguenze di una casa venduta all’asta e rimanere con un debito residuo. E con il fantasma di altri pignoramenti futuri.
Per cui, vendere l’immobile a una cifra tale da permetterti di chiudere i debiti restanti con un eventuale accordo per un saldo e stralcio.
Come vendere la casa pignorata
Gestire la vendita della casa pignorata da soli, vista la complessità del caso, è impossibile, come è anche sconsigliato affidarla a un agente immobiliare.
Sai bene, infatti, che i prezzi degli immobili messi in vendita dalle agenzie sono sempre molto più alti e inaccessibili rispetto al mercato. Sarebbe come tentare di cavar sangue da rape perdendo altro tempo prezioso.
Ipotizza pure l’arrivo di un acquirente interessato.
Cosa succede nel momento in cui scopre l’esistenza dell’atto di pignoramento casa e la possibilità di poterla acquistare a un prezzo nettamente inferiore?
Per esperienza, la conclusione più ovvia è che troverà molto più conveniente aggiudicarsela all’asta.
A gestire la vendita con pignoramento casa deve essere un professionista in grado di trovare un acquirente sicuro, col quale arrivare a un accordo conveniente per entrambe le parti. Un professionista che conosce le buone norme per trattare con i creditori, intavolare trattative con banche e istituti di credito.
Attenzione, il professionista serio è anche quello che non ti chiederà soldi per gestire la pratica di saldo e stralcio, pratica interamente pagata dal creditore.
Casa venduta all’asta e debito residuo: 3 false convinzioni sul pignoramento casa
Chiariamo alcuni punti oscuri che creano confusione e false speranze in persone che leggono o “sentono dire”, chiedono pareri e si affidano ciecamente, per disperazione, anche a teorie accampate da professionisti poco informati sui “cavilli” che gravitano intorno alla complessa questione del pignoramento della casa.
L’ipoteca mi salva dal pignoramento casa?
Molte persone indebitate con finanziarie e altri creditori sono convinte di poter evitare un atto di pignoramento su un immobile ipotecato dalla banca solo perché pagano le rate del mutuo con regolarità.
Questo non è affatto vero:
- l’ipoteca NON preserva dal pignoramento;
- l’ipoteca NON previene l’atto di pignoramento prima casa;
- la presenza di bambini o invalidi NON blocca l’atto di pignoramento della prima casa.
Leggi anche come evitare il pignoramento con una donazione dell’immobile
Casa venduta all’asta e debito residuo: da dove iniziare?
Se stai vivendo questo incubo e vuoi trovare una soluzione definitiva e sicura, accertati di partire dalla conoscenza di soluzioni che possono aiutarti concretamente. Soluzioni che profumano di trasparenza, forti delle testimonianze vive di persone che come te hanno rischiato di perdere tutto: casa, sostentamento, dignità, famiglia, benessere psicologico e fisico.
Un tempo per sopravvivere bisognava cacciare, oggi per vivere – bene – bisogna conoscere, informarsi, sapere dove chiedere e dove trovare risposte utili e concrete. Bisogna affidarsi a persone – umane – che parlino la tua stessa lingua, comprensibile, semplice, chiara. Ma che sappiano poi agire con scientifica conoscenza della materia.
In nessun momento del tuo rapporto con lo staff di Cappa e Associati dovrai pagare alcuna somma per la pratica di saldo e stralcio. La nostra commissione, come premesso, sarà interamente pagata dal creditore. Non hai nulla da perdere e tutto da guadagnare.
Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.
Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.