I debiti ti tolgono il sonno la notte? Hai le banche con il fiato sul collo?
Grazie alla Cappa e Associati, centinaia di persone sono riuscite a spezzare una volta per tutte le catene dei debiti, evitare di perdere la casa all’asta e a ritrovare quella voglia di vivere che da tempo le aveva abbandonate. Vuoi essere come loro?
Tutte queste persone ci hanno confidato che, grazie alla Cappa & Associati, sono riuscite a chiudere tutti i debiti e a:
Ritrovare la tranquillità nel sonno: basta notti in bianco per la paura di non sapere come pagare i debiti;
Ritrovare la Dignità con le persone che si amano: abbandonando per sempre quel senso di fallimento;
Riabbracciare i loro interessi: non è giusto vivere una vita di rinunce per una situazione di cui non ne hai colpa;
Ritornare ad avere speranza per il futuro: la vita è una sola e la stai riempiendo di ricordi brutti. È ora di iniziare a collezionare ricordi positivi.
I debiti ti tolgono il sonno la notte? Hai le banche con il fiato sul collo?
Grazie alla Cappa e Associati, centinaia di persone sono riuscite a spezzare una volta per tutte le catene dei debiti, evitare di perdere la casa all’asta e a ritrovare quella voglia di vivere che da tempo le aveva abbandonate. Vuoi essere come loro?
Tutte queste persone ci hanno confidato che, grazie alla Cappa & Associati, sono riuscite a chiudere tutti i debiti e a:
Ritrovare la tranquillità nel sonno: basta notti in bianco per la paura di non sapere come pagare i debiti;
Ritrovare la Dignità con le persone che si amano: abbandonando per sempre quel senso di fallimento;
Riabbracciare i loro interessi: non è giusto vivere una vita di rinunce per una situazione di cui non ne hai colpa;
Ritornare ad avere speranza per il futuro: la vita è una sola e la stai riempiendo di ricordi brutti. È ora di iniziare a collezionare ricordi positivi.
William Cappa
Cappa & Associati
SOGNI DI TORNARE LIBERO DAI DEBITI
UNA VOLTA PER TUTTE?
Il sistema esiste, è Legale e a portata di tutti
SOGNI DI TORNARE LIBERO DAI DEBITI
UNA VOLTA PER TUTTE?
Il sistema esiste, è Legale e a portata di tutti
Quella che stai per leggere è la storia di Fernanda, una donna alla quale la vita ha cercato di toglierle tutto: la casa, il matrimonio, la salute
Una storia drammatica ma che, grazie all’aiuto della Cappa e Associati, si chiude con un finale di quelli che scaldano il cuore
Fernanda non credeva di essere una donna forte, una di quelle che, dopo aver perso ogni speranza, riesce a rimettersi in piedi e lottare per riconquistarsi la sua serenità. La vita l’aveva messa di fronte a così tante difficoltà da portarla a chiedersi che cosa avesse fatto di male per meritarsi tutto quel dolore.
Un dolore sordo, intenso, assordante, che l’aveva fatta sprofondare in un baratro buio e profondo. E più cercava di affrontarlo, più quel nero la portava giù, incurante di ogni suo lamento.
Non aveva detto niente a nessuno. Non voleva che la madre si preoccupasse, non voleva che sapesse tutto quello che stava passando. Ma ad una madre si sa, basta uno sguardo ed il giorno in cui le ha chiesto di andarla a prendere all’aeroporto di Treviso, c’è voluto un attimo per capire che qualcosa non andava.
Vedevo che mia figlia non era lei, però le cose sono sue, i problemi sono i suoi…
A mamma Rosalia si spezza il cuore quando vede Fernanda in aeroporto da sola, quando si rende conto che il marito non è al suo fianco e, guardandola negli occhi, capisce che non sarebbe tornato.
Sono passati 13 anni da quando Fernanda ed il marito, entrambi con un lavoro e con la voglia di costruirsi una famiglia, ottengono il mutuo per l’acquisto della loro prima casa, un appartamento a Curtarolo, in provincia di Padova.
Non hanno figli ma, seppur con qualche sacrificio, la loro vita scorre tranquilla, senza fronzoli ma comunque serena.
Fino al giorno in cui il destino decide di farsi beffe di loro ed una brutta malattia bussa alla porta di Fernanda. È allora che la sclerosi multipla entra nelle loro vite, prima in punta di piedi, poi con una forza talmente devastante da spazzare via tutte le cose belle.
Fernanda non è più in grado di lavorare e, come se non bastasse, a causa della crisi, anche il marito perde il lavoro. Al punto che, tutto ciò che avevano costruito negli anni, si sgretola sotto i loro piedi.
La malattia è debilitante, le cure costano, i soldi sono sempre meno e rate insolute del mutuo cominciano pian piano ad accumularsi.
Credi che alla Banca importi non riesci più a far fronte al tuo debito a causa di una malattia?
La realtà è che, quando si parla di soldi, la banca non guarda in faccia a nessuno. Non le importa nulla dei tuoi problemi, non le interessa sapere quali sono le motivazioni per cui tu non riesci a pagare. Se tu non sei in grado di adempiere al tuo impegno e onorare le rate del mutuo, lei non ti lascia più vivere.
Telefonate ad ogni ora del giorno che, giorno dopo giorno, diventano sempre più minatorie;
Lettere di sollecito che riempiono la cassetta della posta e che fanno intuire ai vicini i tuoi problemi…
…finché non inizi a sentirti sbagliato, in colpa. E ti senti addosso gli sguardi, percepisci i sussurri e vai sempre più a fondo.
I debiti e la malattia hanno influito sul nostro matrimonio e alla fine lui è andato via
Non è facile affrontare una situazione come quella di Fernanda, non è da tutti riuscire a fronteggiare una malattia e nel contempo gestire la paura e il peso dei debiti. Al punto che, il marito, la persona che più di ogni altra avrebbe dovuto starle accanto e prendersi cura di lei, fa i bagagli e scompare dalla sua vita, abbandonandola al suo destino.
- Niente scuse;
- Niente assegno di mantenimento;
- Nemmeno una telefonata per sapere come sta.
Con lui non abbiamo più rapporti, non telefona mai per sapere la Fernanda come sta, non manda neppure il mantenimento. Siamo veramente abbandonati
Il debito nel frattempo era arrivato a quasi centoquarantamila euro, un importo che Fernanda, nella sua condizione non avrebbe mai potuto ripagare. Ma, come abbiamo già detto, questo alla banca, al giudice o alla persona che vuole comprare la tua casa all’asta, non interessa. Non gli interessa se hai una disabilità, una malattia, dei figli piccoli o degli anziani a carico. Quando arriva il momento, la casa va all’asta e tu vieni sbattuto fuori.
E, anche in questo caso, dopo l’ennesimo sollecito di pagamento, arriva il giorno in cui trova, nella cassetta della posta, la busta verde che conteneva la richiesta di pignoramento della prima casa.
Quella che stai per leggere è la storia di Fernanda, una donna alla quale la vita ha cercato di toglierle tutto: la casa, il matrimonio, la salute
Una storia drammatica ma che, grazie all’aiuto della Cappa e Associati, si chiude con un finale di quelli che scaldano il cuore
Fernanda non credeva di essere una donna forte, una di quelle che, dopo aver perso ogni speranza, riesce a rimettersi in piedi e lottare per riconquistarsi la sua serenità. La vita l’aveva messa di fronte a così tante difficoltà da portarla a chiedersi che cosa avesse fatto di male per meritarsi tutto quel dolore.
Un dolore sordo, intenso, assordante, che l’aveva fatta sprofondare in un baratro buio e profondo. E più cercava di affrontarlo, più quel nero la portava giù, incurante di ogni suo lamento.
Non aveva detto niente a nessuno. Non voleva che la madre si preoccupasse, non voleva che sapesse tutto quello che stava passando. Ma ad una madre si sa, basta uno sguardo ed il giorno in cui le ha chiesto di andarla a prendere all’aeroporto di Treviso, c’è voluto un attimo per capire che qualcosa non andava.
“Vedevo che mia figlia non era lei, però le cose sono sue, i problemi sono i suoi…”
A mamma Rosalia si spezza il cuore quando vede Fernanda in aeroporto da sola, quando si rende conto che il marito non è al suo fianco e, guardandola negli occhi, capisce che non sarebbe tornato.
Sono passati 13 anni da quando Fernanda ed il marito, entrambi con un lavoro e con la voglia di costruirsi una famiglia, ottengono il mutuo per l’acquisto della loro prima casa, un appartamento a Curtarolo, in provincia di Padova.
Non hanno figli ma, seppur con qualche sacrificio, la loro vita scorre tranquilla, senza fronzoli ma comunque serena.
Fino al giorno in cui il destino decide di farsi beffe di loro ed una brutta malattia bussa alla porta di Fernanda. È allora che la sclerosi multipla entra nelle loro vite, prima in punta di piedi, poi con una forza talmente devastante da spazzare via tutte le cose belle.
Fernanda non è più in grado di lavorare e, come se non bastasse, a causa della crisi, anche il marito perde il lavoro. Al punto che, tutto ciò che avevano costruito negli anni, si sgretola sotto i loro piedi.
La malattia è debilitante, le cure costano, i soldi sono sempre meno e rate insolute del mutuo cominciano pian piano ad accumularsi.
Credi che alla Banca importi non riesci più a far fronte al tuo debito a causa di una malattia?
La realtà è che, quando si parla di soldi, la banca non guarda in faccia a nessuno. Non le importa nulla dei tuoi problemi, non le interessa sapere quali sono le motivazioni per cui tu non riesci a pagare. Se tu non sei in grado di adempiere al tuo impegno e onorare le rate del mutuo, lei non ti lascia più vivere.
Telefonate ad ogni ora del giorno che, giorno dopo giorno, diventano sempre più minatorie;
Lettere di sollecito che riempiono la cassetta della posta e che fanno intuire ai vicini i tuoi problemi…
…finché non inizi a sentirti sbagliato, in colpa. E ti senti addosso gli sguardi, percepisci i sussurri e vai sempre più a fondo.
“I debiti e la malattia hanno influito sul nostro matrimonio e alla fine lui è andato via”
Non è facile affrontare una situazione come quella di Fernanda, non è da tutti riuscire a fronteggiare una malattia e nel contempo gestire la paura e il peso dei debiti. Al punto che, il marito, la persona che più di ogni altra avrebbe dovuto starle accanto e prendersi cura di lei, fa i bagagli e scompare dalla sua vita, abbandonandola al suo destino.
- Niente scuse;
- Niente assegno di mantenimento;
- Nemmeno una telefonata per sapere come sta.
“Con lui non abbiamo più rapporti, non telefona mai per sapere la Fernanda come sta, non manda neppure il mantenimento. Siamo veramente abbandonati”
Il debito nel frattempo era arrivato a quasi centoquarantamila euro, un importo che Fernanda, nella sua condizione non avrebbe mai potuto ripagare. Ma, come abbiamo già detto, questo alla banca, al giudice o alla persona che vuole comprare la tua casa all’asta, non interessa. Non gli interessa se hai una disabilità, una malattia, dei figli piccoli o degli anziani a carico. Quando arriva il momento, la casa va all’asta e tu vieni sbattuto fuori.
E, anche in questo caso, dopo l’ennesimo sollecito di pagamento, arriva il giorno in cui trova, nella cassetta della posta, la busta verde che conteneva la richiesta di pignoramento della prima casa.
SOGNI DI TORNARE LIBERO DAI DEBITI
UNA VOLTA PER TUTTE?
Il sistema esiste, è Legale e a portata di tutti
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A questo punto, oltre ad essere sola, spaventata, delusa e arrabbiata, Fernanda non è più in grado di autosostenersi. La malattia aveva ormai preso piede e la madre, vedendola in quello stato, decide di portarsela in casa.
Rosalia non sapeva nulla della condizione debitoria della figlia e mai avrebbe immaginato che dovesse tutti quei soldi alla banca. Forse, in un certo senso, neppure Fernanda conosceva fino in fondo tutta la situazione. È sempre stato il marito a portare avanti le cose con la banca e lei non ha molta dimestichezza in questo genere di cose.
Ero molto triste ed amareggiata perché non avrei mai pensato che mia figlia arrivasse questo punto
Dice la madre con il nodo in gola.
È stato lo zio Massimo il primo ad avere contatti con la Cappa & Associati, quello che ha convinto Fernanda a prendere un appuntamento e che le è stato accanto in ogni momento. Insieme hanno scaricato la guida gratuita“Basta Debito” e letto le testimonianze di persone che sono state sul punto di perdere tutto e che, grazie alla Cappa & Associati, sono tornate a vivere. Non è stato facile fidarsi ma, se la Cappa & Associati era riuscita ad aiutare così tante persone, tanto valeva provare.
C’è stata una telefonata da parte di Enrico Ranzato (consulente della Cappa e Associati), e da lì è partito tutto. Tanto non avevamo niente da perdere. Avevamo paura che qualcuno abusasse della situazione di Fernanda.
Quando sei in quelle condizioni (debilitato, stanco e poco lucido) è facile trovare qualcuno che se ne approfitti
La prima volta in cui si sono resi conto della gravità della situazione è stata proprio durante il primo appuntamento con Enrico.
Nel momento in cui è arrivato il carissimo amico Enrico e mi ha aperto gli occhi ho detto: ma scherziamo? Perché lei non mi ha detto niente. C’era da pagare qua, da pagare là, ma noi siamo due pensionati, non potevo darle una mano
Rosalia avrebbe fatto qualsiasi cosa per la figlia, si sarebbe gettata nel fuoco per lei. Ma, quando vivi con una pensione, le possibilità sono quelle che sono e pagare certi importi è praticamente impossibile.
Sarà per il fatto che hanno visto in Enrico un professionista serio e non uno di quegli sciacalli pronti ad avventarsi sulla preda, sarà perché hanno capito subito che quella era l’unica strada possibile per mettere fine ai loro problemi ma sono bastate un paio d’ore per decidere di farsi aiutare.
Cosa sarebbe successo se al posto di Enrico ci fosse stato un “professionista” poco serio, pronto ad approfittarsi della loro fragilità? Uno di quelli che non si fanno scrupoli, che pur sapendo di mentire arrivano a dire che quando c’è una malattia o un’invalidità, è impossibile che l’immobile vada all’asta.
Oppure che mette in atto dei magheggi, solo per fare in modo di comprarsi lui la casa all’asta, come ti dimostro qui sotto attraverso gli articoli di giornale pubblicati sulle maggiori testate italiane.
A questo punto, oltre ad essere sola, spaventata, delusa e arrabbiata, Fernanda non è più in grado di autosostenersi. La malattia aveva ormai preso piede e la madre, vedendola in quello stato, decide di portarsela in casa.
Rosalia non sapeva nulla della condizione debitoria della figlia e mai avrebbe immaginato che dovesse tutti quei soldi alla banca. Forse, in un certo senso, neppure Fernanda conosceva fino in fondo tutta la situazione. È sempre stato il marito a portare avanti le cose con la banca e lei non ha molta dimestichezza in questo genere di cose.
“Ero molto triste ed amareggiata perché non avrei mai pensato che mia figlia arrivasse questo punto”
Dice la madre con il nodo in gola.
È stato lo zio Massimo il primo ad avere contatti con la Cappa & Associati, quello che ha convinto Fernanda a prendere un appuntamento e che le è stato accanto in ogni momento. Insieme hanno scaricato la guida gratuita“Basta Debito” e letto le testimonianze di persone che sono state sul punto di perdere tutto e che, grazie alla Cappa & Associati, sono tornate a vivere. Non è stato facile fidarsi ma, se la Cappa & Associati era riuscita ad aiutare così tante persone, tanto valeva provare.
“C’è stata una telefonata da parte di Enrico Ranzato (consulente della Cappa e Associati), e da lì è partito tutto. Tanto non avevamo niente da perdere. Avevamo paura che qualcuno abusasse della situazione di Fernanda.”
Quando sei in quelle condizioni (debilitato, stanco e poco lucido) è facile trovare qualcuno che se ne approfitti
La prima volta in cui si sono resi conto della gravità della situazione è stata proprio durante il primo appuntamento con Enrico.
“Nel momento in cui è arrivato il carissimo amico Enrico e mi ha aperto gli occhi ho detto: ma scherziamo? Perché lei non mi ha detto niente. C’era da pagare qua, da pagare là, ma noi siamo due pensionati, non potevo darle una mano”
Rosalia avrebbe fatto qualsiasi cosa per la figlia, si sarebbe gettata nel fuoco per lei. Ma, quando vivi con una pensione, le possibilità sono quelle che sono e pagare certi importi è praticamente impossibile.
Sarà per il fatto che hanno visto in Enrico un professionista serio e non uno di quegli sciacalli pronti ad avventarsi sulla preda, sarà perché hanno capito subito che quella era l’unica strada possibile per mettere fine ai loro problemi ma sono bastate un paio d’ore per decidere di farsi aiutare.
Cosa sarebbe successo se al posto di Enrico ci fosse stato un “professionista” poco serio, pronto ad approfittarsi della loro fragilità? Uno di quelli che non si fanno scrupoli, che pur sapendo di mentire arrivano a dire che quando c’è una malattia o un’invalidità, è impossibile che l’immobile vada all’asta.
Oppure che mette in atto dei magheggi, solo per fare in modo di comprarsi lui la casa all’asta, come ti dimostro qui sotto attraverso gli articoli di giornale pubblicati sulle maggiori testate italiane.
Come ti sentiresti se, dopo esserti affidato ad un professionista, magari pagandolo, scopri che è diventato il tuo peggior nemico? Come puoi essere certo che qualcuno non stia lavorando per portare acqua al proprio mulino piuttosto che al tuo?
Per fare questo lavoro ci vuole un forte senso di civiltà e di integrità, perché si ha a che fare con la vita delle persone.
Non avremmo anche noi potuto approfittarci di una persona debole, malata e mentalmente poco lucida? La risposta è sì, e sarebbe anche stato facile. Ma noi, come gruppo e come persone, abbiamo dei principi sani ai quali non siamo disposti a rinunciare, di quelli che ci fanno alzare la mattina senza aver paura di guardarci allo specchio. Noi crediamo fermamente che attraverso il nostro lavoro si possono, e si devono, aiutare le persone e per questo facciamo del nostro meglio ogni giorno.
La storia di Fernanda, e quella di altre 221 persone aiutate, confermano il nostro modo di lavorare.
Avendo avuto a che fare con centinaia di pratiche, so bene come funzionano le cose. Quando i creditori ti mandano l’avviso di pignoramento, non importa se sei malato, anziano o disabile; la casa va comunque all’asta e tu devi uscire! Non esiste una legge che permetta a persone con gravi disagi di rimanere in casa. Anzi, la legge dice che se ti opponi all’uscita di casa dopo che è stata venduta all’asta, rischi denunce per violazione di domicilio e opposizione alla forza pubblica (Art. 513 cod. proc. civ. e Art. 614 cod. pen.)
Questo vuol dire che, in media, una famiglia ogni 114, non è riuscita a far fronte alle rate del mutuo e ha perso la propria casa all’asta. Credi forse che, di queste, nessuna avesse problemi di salute, bambini piccoli o anziani in casa? Pensi che nessuna di queste famiglie si sia rivolta ad un avvocato per cercare aiuto?
Se Fernanda, Massimo e Rosalia si fossero arresi, se non si fossero fidati di Enrico, se avessero preferito continuare a nascondere tutte le lettere della banca e non rispondere più al telefono, cosa sarebbe successo? Che la banca, a poco a poco, gli avrebbe portato via tutto.
Quando si vive una situazione di questo tipo si è talmente fragili che anche solo “sperare” fa paura.
- Sperare che sia possibile;
- Sperare che finalmente ci si svegli e ci renda conto che non è stato altro che un brutto, bruttissimo sogno;
- Sperare che un giorno ci si potrà nuovamente addormentare sereni e farsi otto ore di sonno tutte filate;
- Sperare che prima o poi si smetterà di stare male, di sentirsi sbagliati, di vergognarsi di una situazione che, in fondo, non è neppure dipesa da noi.
Ma, per quanto fosse difficile fidarsi di un estraneo, c’era qualcosa in Enrico che li ha portati subito a fidarsi di lui.
Un ragazzo così esperto, gentile. Si calmi, non faccia così, vedrà che le cose cambieranno… Mi ha dato una grande sicurezza, come se fosse un figlio
Dice Rosalia con la voce leggermente incrinata dall’emozione. Mai si sarebbe aspettata una situazione del genere ed il pensiero che ci fosse una persona onesta, pronta ad aiutare la figlia, le ha dato sin da subito un grande sollievo.
Sono bastate poche settimane e, grazie al lavoro di Enrico e della Cappa & Associati, l’incubo dei debiti si è trasformato in un triste ricordo. Uno di quei ricordi che resteranno sempre a far parte del bagaglio della vita ma che, anno dopo anno, diventerà sempre più sbiadito.
Il peso di 145 mila euro di debiti è finalmente fuori dalla sua vita.
Mi ricordo la frase di Enrico: fai come se l’acqua ti arrivasse addosso e non ti bagnasse. Grazie, sai Enrico, grazie di tutto
Dice Rosalia. E quella lacrima che le scivola sulla guancia, vale più di mille parole.
“Come ti sentiresti se, dopo esserti affidato ad un professionista, magari pagandolo, scopri che è diventato il tuo peggior nemico? Come puoi essere certo che qualcuno non stia lavorando per portare acqua al proprio mulino piuttosto che al tuo?”
Per fare questo lavoro ci vuole un forte senso di civiltà e di integrità, perché si ha a che fare con la vita delle persone.
Non avremmo anche noi potuto approfittarci di una persona debole, malata e mentalmente poco lucida? La risposta è sì, e sarebbe anche stato facile. Ma noi, come gruppo e come persone, abbiamo dei principi sani ai quali non siamo disposti a rinunciare, di quelli che ci fanno alzare la mattina senza aver paura di guardarci allo specchio. Noi crediamo fermamente che attraverso il nostro lavoro si possono, e si devono, aiutare le persone e per questo facciamo del nostro meglio ogni giorno.
La storia di Fernanda, e quella di altre 221 persone aiutate, confermano il nostro modo di lavorare.
Avendo avuto a che fare con centinaia di pratiche, so bene come funzionano le cose. Quando i creditori ti mandano l’avviso di pignoramento, non importa se sei malato, anziano o disabile; la casa va comunque all’asta e tu devi uscire! Non esiste una legge che permetta a persone con gravi disagi di rimanere in casa. Anzi, la legge dice che se ti opponi all’uscita di casa dopo che è stata venduta all’asta, rischi denunce per violazione di domicilio e opposizione alla forza pubblica (Art. 513 cod. proc. civ. e Art. 614 cod. pen.)
Questo vuol dire che, in media, una famiglia ogni 114, non è riuscita a far fronte alle rate del mutuo e ha perso la propria casa all’asta. Credi forse che, di queste, nessuna avesse problemi di salute, bambini piccoli o anziani in casa? Pensi che nessuna di queste famiglie si sia rivolta ad un avvocato per cercare aiuto?
Se Fernanda, Massimo e Rosalia si fossero arresi, se non si fossero fidati di Enrico, se avessero preferito continuare a nascondere tutte le lettere della banca e non rispondere più al telefono, cosa sarebbe successo? Che la banca, a poco a poco, gli avrebbe portato via tutto.
Quando si vive una situazione di questo tipo si è talmente fragili che anche solo “sperare” fa paura.
- Sperare che sia possibile;
- Sperare che finalmente ci si svegli e ci renda conto che non è stato altro che un brutto, bruttissimo sogno;
- Sperare che un giorno ci si potrà nuovamente addormentare sereni e farsi otto ore di sonno tutte filate;
- Sperare che prima o poi si smetterà di stare male, di sentirsi sbagliati, di vergognarsi di una situazione che, in fondo, non è neppure dipesa da noi.
Ma, per quanto fosse difficile fidarsi di un estraneo, c’era qualcosa in Enrico che li ha portati subito a fidarsi di lui.
“Un ragazzo così esperto, gentile. Si calmi, non faccia così, vedrà che le cose cambieranno… Mi ha dato una grande sicurezza, come se fosse un figlio”
Dice Rosalia con la voce leggermente incrinata dall’emozione. Mai si sarebbe aspettata una situazione del genere ed il pensiero che ci fosse una persona onesta, pronta ad aiutare la figlia, le ha dato sin da subito un grande sollievo.
Sono bastate poche settimane e, grazie al lavoro di Enrico e della Cappa & Associati, l’incubo dei debiti si è trasformato in un triste ricordo. Uno di quei ricordi che resteranno sempre a far parte del bagaglio della vita ma che, anno dopo anno, diventerà sempre più sbiadito.
Il peso di 145 mila euro di debiti è finalmente fuori dalla sua vita.
“Mi ricordo la frase di Enrico: fai come se l’acqua ti arrivasse addosso e non ti bagnasse. Grazie, sai Enrico, grazie di tutto”
Dice Rosalia. E quella lacrima che le scivola sulla guancia, vale più di mille parole.
SOGNI DI TORNARE LIBERO DAI DEBITI
UNA VOLTA PER TUTTE?
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SOGNI DI TORNARE LIBERO DAI DEBITI
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Il sistema esiste, è Legale e a portata di tutti
Com’è oggi la vita di Fernanda?
Per troppo tempo Fernanda si è sentita sola e spaventata: ha dovuto accettare il fatto che il marito le abbia voltato le spalle nel momento in cui lei aveva più bisogno, fronteggiare il dolore per una malattia complessa e imprevedibile e nel contempo combattere contro un mostro che ogni anno mette in ginocchio centinaia e centinaia di famiglie italiano.
Quando hai sofferto così tanto, non è facile tornare a fidarsi delle persone ma, fortunatamente, Fernanda c’è riuscita.
E, grazie alla Cappa & Associati, ha ritrovato la tranquillità di un tempo:
- Ha smesso di avere paura delle banche non trema più all’idea che, a causa sua, anche la madre possa perdere tutto ciò che ha;
- Ha ritrovato la gioia di vivere e quella forza che le serve per fronteggiare la sua malattia;
- È tornata a sorridere e a guardare con fiducia al futuro. Un futuro che, grazie alla Cappa & Associati, ormai non fa più paura.
Libera, libera di tutto. Finalmente potevo stare tranquilla, non avevo più paura delle banche che mi chiamavano ed ero più serena
Come Fernanda, decine e decine di persone e famiglie sono riuscite a mettere fine all’incubo dei debiti e, rivolgendosi alla Cappa & Associati, hanno ritrovato la serenità.
- Quella serenità che ti permette di tornare a ridere, scherzare e giocare felice con i tuoi figli;
- Di addormentarti sul divano, perché non hai più tutti quei pensieri bui che ti offuscano la mente;
- Di guardare negli occhi tua moglie e vederli brillare come quando vi siete conosciuti;
- Di sapere che hai fatto la cosa giusta e che, grazie a te, quello della tua famiglia sarà un futuro felice.
Com’è oggi la vita di Fernanda?
Per troppo tempo Fernanda si è sentita sola e spaventata: ha dovuto accettare il fatto che il marito le abbia voltato le spalle nel momento in cui lei aveva più bisogno, fronteggiare il dolore per una malattia complessa e imprevedibile e nel contempo combattere contro un mostro che ogni anno mette in ginocchio centinaia e centinaia di famiglie italiano.
Quando hai sofferto così tanto, non è facile tornare a fidarsi delle persone ma, fortunatamente, Fernanda c’è riuscita.
E, grazie alla Cappa & Associati, ha ritrovato la tranquillità di un tempo:
- Ha smesso di avere paura delle banche non trema più all’idea che, a causa sua, anche la madre possa perdere tutto ciò che ha;
- Ha ritrovato la gioia di vivere e quella forza che le serve per fronteggiare la sua malattia;
- È tornata a sorridere e a guardare con fiducia al futuro. Un futuro che, grazie alla Cappa & Associati, ormai non fa più paura.
“Libera, libera di tutto. Finalmente potevo stare tranquilla, non avevo più paura delle banche che mi chiamavano ed ero più serena”
Come Fernanda, decine e decine di persone e famiglie sono riuscite a mettere fine all’incubo dei debiti e, rivolgendosi alla Cappa & Associati, hanno ritrovato la serenità.
- Quella serenità che ti permette di tornare a ridere, scherzare e giocare felice con i tuoi figli;
- Di addormentarti sul divano, perché non hai più tutti quei pensieri bui che ti offuscano la mente;
- Di guardare negli occhi tua moglie e vederli brillare come quando vi siete conosciuti;
- Di sapere che hai fatto la cosa giusta e che, grazie a te, quello della tua famiglia sarà un futuro felice.