Nel momento in cui si riceve un atto giudiziario in cartolina verde relativo ad una notifica di un decreto ingiuntivo ci si deve rendere conto che si aziona una procedura esecutiva nei propri confronti. Questa è dovuta dal fatto che un qualcuno detiene un credito e cerca di recuperarlo.
Infatti il decreto ingiuntivo è un potentissimo mezzo di riscossione che i creditori possono ottenere ed utilizzare “solo” per far valere i propri diritti di riscossione, appositamente documentati.
A parte le banche e le finanziarie, un esempio semplice che fa capire cosa si intende per diritti appositamente documentati, sono le spese e gli oneri condominiali. Durante un’assemblea condominiale, se i rendiconti vengono approvati dai condomini, questi divengono prova scritta in relazione al debito da parte del condomino insolvente o moroso. L’amministratore condominiale può richiedere il decreto ingiuntivo e rivalersi sulla proprietà immobiliare, o mobiliare, del condomino in questione.
Un altro esempio è la fattura insoluta di un idraulico, un elettricista ecc. L’importante è che ci sia la prova documentata di una mancato pagamento. Leggi di un caso dove una famiglia è stata pignorata per 600 euro.
Ma come viene notificato un decreto ingiuntivo e cosa c’è scritto.
Il decreto ingiuntivo viene notificato direttamente al debitore, il quale deve essere a conoscenza che un creditore sta muovendo una causa di riscossione del credito nei suoi confronti. Se ci sono dei garanti, lo stesso atto viene notificato anche a loro.
E’ bene sottolineare che nel decreto ingiuntivo viene specificato chi sta procedendo, l’ importo del debito comprensivo espresso in capitale, interessi e spese, il nome dello studio legale che processa la pratica e la data di notifica. In più viene specificato che l’ammontare del debito deve essere pagato nei successivi 40 giorni.
Se si tratta di un istituto di credito, il più delle volte, la richiesta di pagamento arriva da una società diversa da quella dove si era richiesto un finanziamento o un mutuo, questo perché la società originale ha ceduto o cartolarizzato il credito. Negli ultimi tempi le banche non emettono più decreti ingiuntivi ma notificano direttamente l’atto di precetto, proprio perché specificato nelle clausole del contratto di mutuo.
Al decreto ingiuntivo è possibile fare opposizione, ma l’opposizione deve essere lecita.
L’opposizione solitamente si fa quando l’atto giudiziario di ingiunzione viene notificato alla persona sbagliata, perché l’importo del debito è errato, se gli interessi allegati sono eccessivi e vale la pena fare dei controlli, se le spese legali riportate sull’atto sono decisamente alte, oppure per prendere tempo.
Come detto in precedenza il debito c’è e va pagato, ma se deve essere pagato, è giusto che l’importo sia corretto.
Il decreto ingiuntivo può essere notificato come immediatamente esecutivo o provvisoriamente esecutivo.
Parleremo nei prossimi post della differenza di tale ingiunzione.
Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.
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