Il Trust è davvero revocabile?

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Una delle modalità che proponiamo ai nostri clienti per segregare il patrimonio famigliare è quella di istituire un Trust.
A differenza del fondo patrimoniale, questa istituzione giuridica è molto più forte e potente nei confronti di chi potrebbe attaccare un patrimonio con un pignoramento.

Il Trust, si debba sapere, è un istituto giuridico che viene applicato nei paesi di common law (in primis l’Inghilterra) già da oltre 500 anni.

Questo dà la possibilità di inserire al suo interno tutti i beni, mobili ed immobili, in modo tale da tutelarli in pieno.

Ma come funziona un Trust?

In poche parole, esistono diverse figure per istituire e non costituire un trust.

Esiste un Disponente (proprietario dei beni) che si spoglia e cede i suoi beni al Trust.

Questi beni verranno gestiti ed amministrati da una figura chiamata Trustee che avrà l’obbligo e il dovere di amministrare i beni nel miglior modo possibile.

In più esiste una terza figura detta Beneficiario, che gode dei beni gestiti dal Trustee e che a scadenza, riceverà i beni contenuti nel Trust.

Una delle tante domande, lecite è:
Ma come si fa ad essere sicuri che il Trustee gestisca i beni in modo voluto dal Disponente?

La risposta è semplice.

Prima di tutto il Trustee non è una figura a caso. Nel caso del Trust di famiglia, il Trustee potrebbe essere una figura famigliare, ma solitamente è una società specializzata in questo e riconosciuta da organi giuridici.

In più, il Trustee deve gestire i beni grazie ad una lettera di intenti o di desideri che il Disponente ha redatto, indicando come i suoi beni devono essere gestiti.

In più c’è una quarta figura detta Guardiano, o Controllore, che osserva il lavoro del Trustee e, qualora questo non adempia ai suoi doveri, il Guardiano lo assolve dal suo dovere, rimpiazzandolo con qualcun’altro.

Il Guardiano può anche essere un membro famigliare o altra figura di fiducia.

Quindi, una volta disposti i beni dentro al Trust, questi non sono di nessuno, e sono beni che “galleggiano” senza essere attraccati in nessun porto.

Cosa molto importante da dire è che il Trust, se fatto in modo corretto, è inattaccabile da qualsiasi creditore, ma ci devono essere i requisiti giusti perché questo avvenga.

Difatti, In Italia, il Trust è oggetto di diverse discussioni sulla revocabilità o meno di questo istituto giuridico.

Vi pongo un esempio davvero banale, se un Trust viene istituito dove il Disponente è anche Trustee o Beneficiario, il Trust è da considerarsi nullo. Le figure devono avere ruoli ben specifici e tutto deve girare come un orologio svizzero.
Voi penserete che solo uno non molto qualificato potrebbe proporre una cosa del genere, ma vi garantisco che abbiamo riscontrato molti casi in cui dei professionisti hanno sottoposto questo tipo di soluzione al cliente.

Vi preavviso che, se vi affidate ad un avvocato o notaio non esperto di detto settore, vi dirà che è revocabile, in quanto non potrebbe risultare incapace agli occhi del suo cliente, il quale ha pagato profumatamente parcelle per ottenere soluzioni che, molte volte, non arrivano.
Oppure gli ha rifilato un fondo patrimoniale!
Proporre un fondo patrimoniale, senza nemmeno conoscere la reale condizione debitoria, è più deleterio che altro. Attenzione al fondo patrimoniale perché deve essere costituito in modo corretto e in tempi non sospetti, proprio per le tempistiche di consolidamento.

Se volete approfondire di più questo argomento, vi invitiamo a contattarci personalmente.

Nei post successivi vi esporremo alcune differenze fra fondo patrimoniale e Trust.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

Se vuoi affidare i tuoi debiti ai più quotati esperti in Italia nel settore dello spignoramento, scarica subito il report Basta Debito scritto da William Cappa in persona e dopo averlo letto tutto contattaci per una consulenza gratuita.


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Una delle modalità che proponiamo ai nostri clienti per segregare il patrimonio famigliare è quella di istituire un Trust.
A differenza del fondo patrimoniale, questa istituzione giuridica è molto più forte e potente nei confronti di chi potrebbe attaccare un patrimonio con un pignoramento.

Il Trust, si debba sapere, è un istituto giuridico che viene applicato nei paesi di common law (in primis l’Inghilterra) già da oltre 500 anni.

Questo dà la possibilità di inserire al suo interno tutti i beni, mobili ed immobili, in modo tale da tutelarli in pieno.

Ma come funziona un Trust?

In poche parole, esistono diverse figure per istituire e non costituire un trust.

Esiste un Disponente (proprietario dei beni) che si spoglia e cede i suoi beni al Trust.

Questi beni verranno gestiti ed amministrati da una figura chiamata Trustee che avrà l’obbligo e il dovere di amministrare i beni nel miglior modo possibile.

In più esiste una terza figura detta Beneficiario, che gode dei beni gestiti dal Trustee e che a scadenza, riceverà i beni contenuti nel Trust.

Una delle tante domande, lecite è:
Ma come si fa ad essere sicuri che il Trustee gestisca i beni in modo voluto dal Disponente?

La risposta è semplice.

Prima di tutto il Trustee non è una figura a caso. Nel caso del Trust di famiglia, il Trustee potrebbe essere una figura famigliare, ma solitamente è una società specializzata in questo e riconosciuta da organi giuridici.

In più, il Trustee deve gestire i beni grazie ad una lettera di intenti o di desideri che il Disponente ha redatto, indicando come i suoi beni devono essere gestiti.

In più c’è una quarta figura detta Guardiano, o Controllore, che osserva il lavoro del Trustee e, qualora questo non adempia ai suoi doveri, il Guardiano lo assolve dal suo dovere, rimpiazzandolo con qualcun’altro.

Il Guardiano può anche essere un membro famigliare o altra figura di fiducia.

Quindi, una volta disposti i beni dentro al Trust, questi non sono di nessuno, e sono beni che “galleggiano” senza essere attraccati in nessun porto.

Cosa molto importante da dire è che il Trust, se fatto in modo corretto, è inattaccabile da qualsiasi creditore, ma ci devono essere i requisiti giusti perché questo avvenga.

Difatti, In Italia, il Trust è oggetto di diverse discussioni sulla revocabilità o meno di questo istituto giuridico.

Vi pongo un esempio davvero banale, se un Trust viene istituito dove il Disponente è anche Trustee o Beneficiario, il Trust è da considerarsi nullo. Le figure devono avere ruoli ben specifici e tutto deve girare come un orologio svizzero.
Voi penserete che solo uno non molto qualificato potrebbe proporre una cosa del genere, ma vi garantisco che abbiamo riscontrato molti casi in cui dei professionisti hanno sottoposto questo tipo di soluzione al cliente.

Vi preavviso che, se vi affidate ad un avvocato o notaio non esperto di detto settore, vi dirà che è revocabile, in quanto non potrebbe risultare incapace agli occhi del suo cliente, il quale ha pagato profumatamente parcelle per ottenere soluzioni che, molte volte, non arrivano.
Oppure gli ha rifilato un fondo patrimoniale!
Proporre un fondo patrimoniale, senza nemmeno conoscere la reale condizione debitoria, è più deleterio che altro. Attenzione al fondo patrimoniale perché deve essere costituito in modo corretto e in tempi non sospetti, proprio per le tempistiche di consolidamento.

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Nei post successivi vi esporremo alcune differenze fra fondo patrimoniale e Trust.

Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.

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