Parliamo oggi del recupero del credito.
Di come certe aziende si affidano a entità di recupero crediti e di come queste ultime applicano l’azione di recupero nei confronti del debitore.
Solitamente quando si rimane indietro con le rate del mutuo, dopo alcuni solleciti verbali e via lettera da parte della banca, l’istituto di credito da mandato ad agenzie di recupero crediti di intervenire e vedere come recuperare un credito dovuto.
A volte si parla di piccoli importi, magari si deve recuperare denaro da fatture non pagate, altre volte parliamo di importi considerevoli.
Solitamente i tempi di mandato sono di circa 90/120 giorni.
Ma vediamo come questo si sviluppa.
Si riceve in primis una lettera dal recupero crediti dove invita la persona o la società a effettuare uno o più pagamenti, solitamente si definisce una scadenza quindicinale o mensile, in modo da rientrare della propria posizione debitoria.
Nulla di illecito in tutto questo poiché un debito va saldato.
Il problema, solitamente, è che queste agenzie di recupero del credito attuano dei sistemi molto invasivi, basati sulle minacce, bugie e si appellano ad articoli inesistenti.
Questo perché l’agenzia di riscossione, ottiene delle percentuali in base a quanto riesce a portare a casa.
Ecco spiegata la motivazione del perché vengono attuate certe tecniche di recupero crediti.
Questo lo sappiamo benissimo perché a forza di parlare con persone in difficoltà, queste ci hanno raccontato per filo e per segno di come queste agenzie lavorano.
Sappiamo benissimo che l’agente del recupero crediti telefona insistentemente cercando di impaurire la persona in difficoltà, martellandola insistentemente con toni ostili, minacciandola che se non paga entro una certa scadenza, si presenterà a casa sua un qualcuno che gli porterà via il televisore o chissà cos’altro.
Vi dico solo alcune cose.
Queste sono pure minacce, nessuno può entrarvi in casa e prendervi un qualcosa senza specifico mandato del giudice.
In più si deve seguire una prassi burocratica dove, dopo il credito viene riconosciuto, il giudice deve ingiungere il debitore a pagare facendogli recapitare atti giudiziari dove viene espressa la modalità di pagamento, il creditore procedente, l’importo da pagare e il termine ultimo.
Successivamente, qualora il debitore non abbia convenuto al pagamento, dopo che viene notificato il pignoramento, si procederà con la vendite all’asta dei beni dewcritti dal giudice dopo un’attenta analisi peritale.
Un’altra cosa che potrebbe servire sapere è che, quando le società di recupero crediti vi intimano una scadenza, il più delle volte quella data è la loro scadenza del mandato e se non recuperano qualcosa, non guadagneranno.
Sono William Cappa lo specialista dello pignoramento della casa.
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